La rielezione di uno dei peggiori Presidenti della Repubblica della storia rappresenta il capolavoro e al tempo stesso il capolinea del grande incompiuto degli ultimi anni: il Pd.
Il treno democratico si è fermato consegnando a Berlusconi un presidente molto gradito che in questi sette anni ha fatto di tutto per mostrarsi “amico” del centrodestra pur di dimostrare di essere imparziale. Le leggi ad-personam, ma anche il mancato scioglimento delle Camere pre-Monti stanno lì a dimostrarlo.
Ma il problema serio è che alle prossime elezioni con un centrodestra probabile vincitore ci potremmo trovare ad avere un PdL in grado di portare Berlusconi sul Colle (Napolitano ha 88 anni..quanto può campare?)
Detto questo.. avrei preferito l’elezione di Rodotà: uomo di grandissimo spessore morale e con la schiena dritta. Ma non ci ho mai creduto realmente. La sinistra in Italia rappresenta una percentuale minima e certamente non è la maggioranza del Paese. Il troppo tempo passato sui social network (dove Rodotà era effettivamente super acclamato) ci fa perdere quel senso della realtà che già alle elezioni era sfuggito con Berlusconi che ha sfiorato la vittoria. Se si vuole ricostruire una sinistra credibile bisogna ripartire da questo dato: con umiltà e realismo forse tra qualche anno ci sarà spazio anche per noi.